In repertorio
Il sapore delle castagne secche
IL SAPORE
DELLE CASTAGNE SECCHE
Resistenza al femminile
Di Damiano Grasselli
Con Viviana Magoni
“Confusamente intuivo però che incominciava un’altra battaglia più lunga, più difficile, più estenuante, anche se meno cruenta.
Si trattava ora di combattere non più contro la prepotenza, la crudeltà e la violenza, ma contro interessi che avrebbero cercato subdolamente di risorgere, contro pregiudizi che non avrebbero voluto morire...
E si trattava inoltre di combattere tra di noi e dentro noi stessi, non per distruggere soltanto, ma per chiarire, affermare, creare; per non accontentarsi di parole e frasi, ma per rinnovarci tenendoci vivi”.
Ada Prospero
Lo spettacolo/lettura
Resistenza è un sostantivo femminile. Lo dice il dizionario italiano.
Forse però basterebbe dire, con una forzatura grammaticale, che resistenza è una parola senza genere.
Allora non possiamo dimenticare che 70mila donne presero parte ai Gruppi di Difesa della Donna, che 35mila imbracciarono le armi nei combattimenti a fianco degli uomini.
Le donne erano insieme agli uomini, nella Resistenza.
Non dietro gli uomini, non subalterne. Fianco a fianco.
Raccontiamo qui la storia di alcune donne, nascosta tra le pieghe di una Guerra Civile che ha attraversato il paese e che è stata frutto di oltre 20 anni di dittatura a cui il popolo si è consegnato, fino ad arrivare alle devastanti conseguenze della Seconda guerra Mondiale.
Il titolo
La guerra, la paura, la forza, la fame…
La resistenza, la fuga, le spie, la fame…
La determinazione, le staffette, le marce, la fame…
Come dimenticare il sapore delle castagne secche che durante la guerra si mangiavano per placare i morsi della fame? Le parole di Laura Wronowski e di tutte le altre donne che hanno contribuito alla Liberazione del nostro paese dal nazi-fascismo. Pensare che la lotta partigiana sia un affare prettamente maschile è un falso storico e un non riconoscimento del valore della Resistenza come movimento di comunità condiviso dal popolo.